Abbiamo festeggiato il capodanno del 2013 a casa mia. Eravamo in tanti, almeno una ventina.
Su richiesta ho preparato una coscia di capriolo.
Fondamentale per la ricetta è avere un amico cacciatore, un cacciatore serio che ciò che caccia poi mangia.

Ho preparato alcuni antipasti tra cui:

Antipasto: MOUSSE DI MORTADELLA

Fin dalla prima volta che ho realizzato questa mousse di mortadella, ho ottenuto molto successo.
L’importante è la qualità della mortadella: molto fresca, non eccessivamente grassa e senza pistacchi.

Antipasto: GUACAMOLE

Non è la ricetta messicana, ma è la mia versione della guacamole.
Normalmente non uso l’aglio, a meno di trovare quello piccolo, fresco e italiano; altrimenti non solo non lo digerisco, ma mi provoca disturbi per due o tre giorni.
Anche questa ricetta piace molto, soprattutto a mia sorella che me l’ha espressamente richiesta.

Portata principale: COSCIA DI CAPRIOLO

La preparazione della caccia è lunga, ma, credetemi, ne vale la pena.
E’ stata molto apprezzata la mia ricetta per il cosciotto di capriolo.
Ecco quello che ne è rimasto dopo che si sono serviti una prima volta:

L’ho servito con del purè di patate rosse, mantecato all’olio extravergine d’oliva toscano, confettura di mirtilli rossi e la salsa a parte.
Un’insalata mista e una insalata di finocchi e arance completavano la portata.

Dessert: PANETTONE, PANDORO E STELLA DI NATALE

Ho acquistato il panettone ed il pandoro a Milano, ma ho ordinato da Irrera a Messina la Stella di Natale.
Dolce tipico messinese, è un trionfo di pasta di mandorle, aromatizzata all’arancia e vaniglia, ripiena di cedro candito (terribilmente calorica!).

Il panettone ed il pandoro erano accompagnati da una crema diplomatica al pistacchio ed una chiboust all’arancia.

Mia sorella si è portata via gli avanzi di guacamole, che lei adora. La mousse di mortadella non ha visto il 2013.
Gli antipasti serviti col prosecco e vari cocktail hanno permesso di arrivare fino alle 10:30, ora in cui ho portato il capriolo.
Devo dire che il capriolo è stato molto apprezzato, soprattutto dal cacciatore!
E la confettura di mirtilli, secondo l’uso tedesco, è stata decisamente approvata: esalta il sapore della selvaggina.
Il Grignolino del Monferrato, usato anche nella marinatura, ha perfettamente accompagnato la portata.
Dello Spumante italiano ci ha allietato la transizione al nuovo anno.

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