COMPLEANNO 2016 (DANIELA)
Tra un colpo di tosse e l’altro, un bronchitiella qua e là, abbiamo deciso di festeggiare il compleanno di Daniela con pochi intimi.
Pochi intimi? una ventina scarsa… ma il menù è stato dispoticamente deciso da Daniela: polenta pasticciata e crostata di lamponi.
Il tutto preceduto da qualche aperitivo: fondamentale, perché gli ospiti non arrivano tutti allo stesso momento.
E’ tanto che Daniela mi chiede la polenta pasticciata.
Devo dire che, a parte l’immondo sovraccarico calorico a cui sopraggiungono delle svergognate lacrime di coccodrillo, è una pietanza decisamente buona.
Per cui mi sono deciso a farla, armandomi di rassegnata pazienza, ingrediente che non deve mai mancare in cucina.
Due giorni prima il ragù e la pasta frolla per la crostata, poi la polenta e la crema pasticcieraE' la classica crema base della pasticceria, tipica della cucina italiana: in pratica, una crema inglese con addensante. Ripieno... altro.
Il giorno del servizio besciamella e preparazione finale.
Durante i giorni di preparazione c’era nell’aria quel tremendo (per chi è a dieta) e appetitoso profumo di ragù che ti smuoveva l’acquolina…
Il tutto condito con i sentori della vanigliaLa seconda spezia più costosa, è la bacca della Vanilla Planifolia, orchidea originaria del Messico. Si usano i semini interni... altro della crema…
E io? Bistecchina e insalatina….
Portata principale: POLENTA PASTICCIATA
La base della polenta pasticciata, la polenta non ha un’origine ben definita.
Pensereste che sia più tipica del Nord Italia, ma viene fatta anche al Sud, così come in Brasile e Sud America, nei paesi dell’Est Europa, in Svizzera, Austria, Ungheria e persino a Malta!
Benché vengano definiti ‘polentoni’ quelli del Nord, la polenta esiste anche nel regno delle Due Sicilie: è solo ultimamente che si è creata questa differenziazione.
In fondo è farina e acqua!
Sin dai tempi dei Romani fatta con farina di segale o farro, poi è diventata tipica con farina di mais che conferisce quel piacevole colore giallo.
Ma viene fatta anche con grano saraceno (grigia) o con farina di mais biancoperla (bianca) o con farina di orzo come in Sardegna.
Due note sulla farina di mais o granturco.
A seconda del tipo di macinazione otteniamo la farina ‘bramata’ a grana grossa, quella ‘fioretto’ a grana fine, e infine la ‘fumetto’ a grana finissima (ottima per dolci).
Personalmente io metto due parti di fioretto e una di bramata, per ottenere una polenta più compatta e di consistenza più ‘cremosa’ e meno sabbiosa.
Il tempo di cottura è di almeno 40 minuti dall’ebollizione.
Se utilizzate il paioloRecipiente di rame (o altri metalli) o di terracotta. Oggi principalmente usato per preparare la polenta, ma una volta era il co... altro di rame dovrete girarla continuamente, ma, come per il risotto, in una pentolaUn qualunque contenitore metallico o comunque di materiale resistente al fuoco (coccio) il cui diametro sia inferiore all'altezz... altro antiaderente non viziatela, basta girarla di tanto in tanto.
Dessert: CROSTATA DI LAMPONI
E la ricetta classica della crostata di lamponi.
Base di frolla, copertura di crema pasticciera, lamponi e zucchero al velo.
Questa però l’ho fatta grande: 35 per 28 centimetri.
Per spezzare, sia il colore che il sapore, ho messo un po’ di granella di pistacchio.
Accompagnata da due piatti di tortelli ripieni di crema.
Finiti subito perché oltre alla gola ti prendono gli occhi, alcuni ospiti mi hanno riportato che la mia crema pasticciera era migliore di quella della rinomata pasticceria di Bergamo dove erano stati comprati.
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