GALETTE DES ROIS
In ricordo di quando, abitando a Lussemburgo, festeggiavamo da piccoli l’epifania, mescolando la tradizione italiana a quella francese, ho voluto cimentarmi con la preparazione della “Galette des Rois”.
LES ROIS sono, appunto, i Re Magi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, secondo la tradizione cattolica romana oppure per quella etiope Hor, Basanater e Karsudan o maronita Larvandad, Hormisdas e Gushnasaph. La leggenda li vuole sepolti nella basilica di Sant’Eustorgio a Milano (200 metri da casa mia), ma l’enorme sarcofago è purtroppo vuoto. Marco Polo racconta di aver visitato la loro tomba a Saba, a sud di Teheran. Un po’ prima Federico il Barbarossa fece distruggere la basilica di Sant’Eustorgio e portare le spoglie a Colonia. Ma chissà qual è la verità.
E’ una tradizione francese, presente anche in Germania con la ‘Dreikönigskuchen’, in Inghilterra con la ‘King cake’ e addirittura in Grecia con la ‘Basilopita’. Nascosta dentro la torta c’è una fava (o un oggetto: statuina di re, moneta, ciondolo) e chi la trova indossa una corona, di cartone dorato, e comanda tutti. Potete immaginare quanto potesse essere divertente per dei ragazzini…
Tralascio il resto del pranzo, e mi impegno a raccontarvi la mia ricetta.
Dessert: GALETTE DES ROIS
Preparare due fogli circolari di pasta sfoglia, uno leggermente più grande di diametro, dello spessore di circa mezzo centimetro.
Non vi racconto, per ora, la ricetta della mia sfoglia, ma solo le dosi per il pastello e per il panetto.
La tecnica per farla richiederebbe un video corredato da una lunga spiegazione.
Non è assolutamente difficile, ma richiede che dopo ogni piega ci sia un riposo di un’ora in frigo; quindi, vi porta via una mezza giornata di tempo, con un lavoro effettivo di non più di mezz’ora.
Per chi non l’ha mai fatta un consiglio: compratela già fatta, ma che sia di qualità superiore.
Appoggiare la sfoglia più piccola su una teglia con carta forno.
Spargere la crema frangipane, facendo in modo di lasciare libero un bordo di uno o due centimetri.
Coprire con la seconda sfoglia e premere con decisione, ma con delicatezza, il bordo al fine di racchiudere il frangipane.
Spennellare la superficie con dell’uovo sbattuto.
Decorare incidendo leggermente la sfoglia con un coltellino.
Spennellare di nuovo con l’uovo.
Infornare a 220° per 10 minuti, abbassare a 175° e proseguire la cottura per altri 20-25 minuti.
Tolta la galletta dal forno, spennellarla, ancora calda, con sciroppo di acero per mantenere la torta brillante ma non appiccicosa.
Servitela accompagnata da crema ingleseUna delle creme di base della pasticceria. Viene servita come accompagnamento di dolci asciutti o secchi. E' una base anche per ... altro e dello spumante.
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