LE RICETTE NON SI POSSONO COPIARE! E NON FIDATEVI DI UNO CHEF MAGRO!

Di certo le ricette non si possono copiare. Possono darvi una qualunque ricetta, semplice o difficile che sia, ma l’esecuzione sarà il vostro ‘imprinting’.
Prendiamo ad esempio gli spaghetti al pomodoro, la ricetta più conosciuta in Italia: spaghetti in acqua e sale, pomodoro in un fondo di aglio e olio.
Ne avete mai assaggiati due piatti uguali? Potrei dire proprio di no.
In che cosa consistono le differenze? Per prima cosa le dosi, e non sto parlando di spaghetti! Quanto olio e quanto aglio?
E poi la qualità dell’ingrediente: quale olio? Toscano, ligure, siciliano, umbro, pugliese, o del Garda?
Quale aglio? il leggero di Nozarego, il rosso di Trapani o di Rovigo?
Quale pomodoro? Pomodoro fresco o in scatola? Una passata o dei pelati o la polpa a pezzettoni?
O pomodorini? Ciliegini, Pachino, datterini o Piccadilly? O in scatola?
Per non parlar della qualità della pasta…
Le varianti sono talmente tante che possiamo trovare una ricetta per ogni famiglia italiana…

Dall’esempio, posso affermare che anche copiando una ricetta otterrò un risultato certamente diverso da chi se la è inventata.
E allora? Tutto sta nel manico, ma soprattutto in quell’ingrediente nascosto che tutti cercano ma che si chiama amore e passione.
Amore per i convitati e passione per la cucina! Che non si compra al supermercato o ai mercati rionali, ma si trova dentro di sé.

Quindi, per copiare una ricetta, dovete leggerla tutta, capirla, deglutirla, immaginarla e degustarla mentalmente.
Solo dopo tutto questo riuscirete a farla propria ed eseguirla: a modo vostro e con i vostri ingredienti.
Mi ripeto, è fondamentale per l’esecuzione di una ricetta di averla letta tutta, di aver assaporato mentalmente i vari odori,
i vari gusti con tutte le variazioni quando si inserisce un successivo ingrediente.

Partendo da questo principio, può uno chef magro eseguire correttamente una ricetta?
Se è magro, non ha potuto assaggiare tutti, o quasi, gli svariati piatti che compongono la cucina italiana.
Mangiare significa ingrassare! A meno che non sia uno chef magro di risulta: era grasso ma è riuscito a dimagrire.
In tal caso è il miglior chef! Ha assaggiato, ha gradito, è dimagrato ma ha nella memoria quei sapori che vuole
condividere con i convitati e che, con estrema generosità, si sorpasserà perché vuole farvi gustare quelle pietanze
che lui – ora a dieta – non può mangiare.

 

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