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QUATTRO COMPLEANNI

Mia moglie e tre suoi amici compiono gli anni verso la fine di gennaio. Per tradizione acquisita festeggiano tutti e quattro assieme a turno in casa. Quest’anno è stato il turno di mia moglie Daniela. Non ricordo bene se mi sono offerto o mi hanno convinto, fatto sta che ho deciso di fare tutto in casa.
Ho richiesto ai festeggiati qual era il dolce che preferivano. In più mia moglie ha detto che era tanto che non mangiava la polenta pasticciata. E così ho iniziato a pensare al menù, ma non prima di aver chiesto quanti invitati. Trentadue? ma sei sicura?
E vai! Ho iniziato la settimana prima sfruttando il freezer.

Un antipasto corposo un primo e secondo assieme, con un’insalata per rinfrescare e i dolci.
Agli antipasti che seguono ho aggiunto su un tagliere un bel pezzo di parmigiano e del salame e poi patatine chips, olive e cipolline in agrodolce e delle pizzette (comprate surgelate, mi sono detto: non esageriamo!).

Antipasto: ROTOLINI DI SALMONE

Sempre piaciuti i miei rotolini di salmone.
Infatti sono velocemente spariti.

Antipasto: ROTOLINI DI PROSCIUTTO

Anche questi rotolini di prosciutto incontrano il gusto dei miei ospiti.
Spariti in men che non si dica.

Antipasto: TRAMEZZINI AL SALAME

No, non sono assolutamente i tramezzini al salame che trovate in bar romano.
E’ più difficile raccontarli che farli: un po’ di pazienza ed attenzione e il gioco è fatto.

Antipasto: PERLINE DI PERE

Queste perline di pere è la versione carina di “al contadin non far sapere – quanto è buono il cacio con le pere”.
Ed è proprio da questo detto che mi sono lasciato ispirare.
Usate delle pere abate: si mantengono e perdono poco liquido.

Portata: MACCHERONI AL FORMAGGIO

Purtroppo le foto di questa e delle due successive portate sono venute decisamente brutte.
Rimando ad una prossima volta che preparerò questi piatti.

I miei maccheroni al formaggio si sono ispirati a un paio di episodi che ho visto della serie “I Soprano”.
Queste pirofile che giravano per le case, mi hanno fatto venire l’acquolina.
Per questo motivo, ho classificato la ricetta come ‘americana’.

Portata: POLENTA PASTICCIATA

La polenta pasticciata è uno dei piatti preferiti di Daniela: potevo non farla?

Portata: LINGUE DI PAPPAGALLO

Lingue di pappagallo‘ è una delle rarissime ricette di famiglia creata da mia madre, e alla cui preparazione partecipava, con l’aiuto della cuoca evidentemente.
Lo spunto viene da una ricetta belga. Il nome invece non so bene da dove venga, ma sia mio padre che un suo carissimo amico, Eremberto,  amavano la cultura greco-romana ed era un nome di una ricetta che si ritrova in Petronio Arbitro. Di più non so dirvi, se non che quando la nomino vengo guardato strano…

Ho servito questi tre primi accompagnati da un’insalata di misticanza e una insalata siciliana (finocchi affettati e spicchi di arancia pelata a vivo).
Il tempo di sparecchiare il tavolo di servizio, abbiamo spento le luci e sono state portate le torte.
Con una sola candelina! Non è giusto far sapere l’età di una donna!

Dolce: SACHER TORTE

La Sacher Torte è una ricetta complessa soprattutto per i numerosi ingredienti; ma, pronto il biscotto, può essere conservato in freezer.
Non è la ricetta originale poiché nessuno la conosce, ma si avvicina molto.
Visto che era un’occasione allegra ho sostituito le codine di cioccolato con quelle di zucchero colorato.

Dolce: CROSTATA AI LAMPONI

La crostata ai lamponi è tra le  preferite di Daniela.
Va da sé che i lamponi siano freschissimi!

Dolce: TORTA DI MELE DELLA NONNA

Sono spiacente ma non posso darvi la ricetta di questa torta.
Mia suocera è molto molto gelosa di questa ricetta, anche se è stata rimaneggiata da me.
Posso solo assicurarvi che è buonissima.

Dolce: TORTA MONTATA CON CHIBOUST ALL’ARANCIA

Ho voluto preparare questa torta montata con chiboust all’arancia, proprio per provare questa vecchia crema, che è la base del Saint-Honoré, al cioccolato però.

Con gli aperitivi e gli antipasti ho servito del prosecco di Conegliano e del Vespaiolo (bianco fermo).
Con i primi ho aggiunto un merlot leggero. Per i dolci, ma soprattutto per il brindisi, hanno portato una Mathusalem (6 litri) di spumante metodo champenois.
Quindi caffè per chi lo desiderava, cioccolatini e frollini, amari, liquori e anche coca cola per aiutare la digestione!

E’ rimasto ben poco di quanto preparato: una settimana e mezza di lavoro (tempo solare) cucinando la sera, ne valeva la pena.
Sono rimasto contento della riuscita del pranzo ed è stata veramente una faticaccia, anche mentale per organizzarmi nelle varie preparazioni.

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